Il Superbonus 110% ce l’ha fatta. Nelle ore in cui questo numero di Condominio Zero Problemi viene chiuso in redazione il Governo ha dato il via libera alla proroga degli incentivi anche se con grossi limiti. Il Superbonus riguarderà dal 2022 quasi del tutto i condominii (di fatto non più le case unifamiliari se non quelle che rientrano nei nuovi parametri Isee). Sarebbe stato insensato fermare una misura che attinge risorse al Pnrr allo scopo di migliorare le prestazioni energetiche degli edifici (per giunta in un momento storico in cui la riduzione delle emissioni è in cima all’agenda dei Governi di tutto il pianeta) e che, tra l’altro, ha richiesto diverso tempo per essere compresa e attuata.
Chi invece non ce l’ha fatta è il Bonus facciate. Grazie al ministro Franceschini gli incentivi non sono del tutto scomparsi ma la riduzione dal 90 al 60% della copertura statale delle spese avrà un impatto non da poco sui cantieri dei prossimi mesi.
È un peccato almeno per due ragioni. La prima riguarda il nostro patrimonio immobiliare che deve essere conservato e tutelato perché non perda valore. I meno giovani ricorderanno il volto nuovo di Roma negli anni che precedettero il Giubileo del 2000, quando gli incentivi fiscali per le facciate ritinteggiarono migliaia di palazzi in città di quei colori pastello che ancora oggi vediamo passeggiando per la Capitale. La seconda ragione è che se questo incentivo fosse stato programmato meglio, a parità di spesa per l’erario ne avrebbero beneficiato molti più edifici.
L’orizzonte brevissimo del Bonus facciate al 90% (per accedervi i lavori devono essere iniziati entro il 2021) ha creato infatti una vera e propria bolla dei prezzi. Per accedervi migliaia di condominii hanno commissionato in fretta lavori accettando prezzi sempre più alti dovuti alla carenza di materiali e di forza lavoro.
Secondo l’Associazione Nazionale Ponteggiatori i prezzi dei ponteggi sono saliti negli ultimi mesi del 400%. Avete capito bene, allestire un ponteggio a fine 2021 costa fino a quattro volte quello che sarebbe costato un anno fa. Molte ditte sono costrette a cercare all’estero i materiali necessari o a comprarli a peso d’oro (anche a causa dell’aumento dei costi dell’acciaio). Fatto sta che se fino a un anno fa una ditta offriva ponteggi anche a meno di otto euro al metro oggi ci sono aziende che ne chiedono 30 e chi cerca sul mercato ponteggi usati da comprare li paga anche 40 euro al metro contro gli 8 euro di 12 mesi fa. Denaro che per il 90% pagherà lo Stato che è la prima vittima di questa enorme bolla. Se gli incentivi fossero stati programmati su un arco di tempo più lungo i prezzi non sarebbero volati alle stelle e a parità di investimento pubblico più edifici sarebbero stati riqualificati. Speriamo che lo sconto ridotto al 60% continui a fare il suo effetto producendo lavoro e abbellendo le nostre città.
Di Superbonus parliamo ancora in questo numero insieme a un approfondimento sul tema spinoso del Green pass che, volenti o nolenti, riguarda anche i palazzi in cui viviamo. E poi ancora approfondimenti sull’immobiliare e sulla sicurezza in condominio, oltre a un dovuto contributo sugli addobbi natalizi.
Questo numero chiude il nostro primo anno di lavoro in cui abbiamo superato la tiratura di molte gloriose testate nazionali. Grazie per la fiducia e buon 2022 da tutti noi.
di Andrea Battistuzzi – Giornalista
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