Grossi gruppi entrano nella gestione condominiale con lo scopo di vendere prodotti ai condomini. Sempre di più la differenza la fa la qualità dei servizi e dei professionisti che scegliamo per amministrare i nostri stabili. Servono formazione e digitalizzazione.
Le modalità di gestione di un condominio sono mutate radicalmente, soprattutto a seguito della pandemia da Covid 19.
Nuovi soggetti si stanno inserendo nel mercato delle gestioni immobiliari, investendo forti somme in pubblicità e servizi di nicchia, interi studi di amministratori vengono acquisiti da altri soggetti come se fossero oggetti qualsiasi.
Il vecchio amministratore, che era stato nominato dal condominio, affianca il responsabile indicato dalla nuova realtà che ha acquistato lo studio professionale giusto il tempo necessario per familiarizzare con i condomini e poi scompare. Per molti di questi nuovi soggetti la gestione dell’immobile rappresenta un fattore secondario.
Infatti, il loro core business non è rappresentato dai compensi che si andranno a percepire, come è per un qualsiasi altro amministratore di condominio, ma sarà costituito da altri fattori. Attraverso la gestione dell’immobile questi soggetti entrano in contatto con i singoli condomini che vivono all’interno del fabbricato che andranno a gestire.
Attraverso il rapporto di fiducia dell’amministratore, che si instaurerà in modo nuovo e sempre più cordiale, potranno proporre e vendere gli altri prodotti, che rappresentano il loro obiettivo principale. Avranno così la via spianata per ottenere ciò che difficilmente potrebbero ottenere con altre tipologie di contatti, che sarebbero freddi e distaccati rispetto a quelli con il loro amministratore di condominio.
Si pensi che i maggiori istituti bancari si stanno organizzando per fornire i servizi immobiliari direttamente, oppure a società immobiliari sino ad oggi specializzate nella vendita di immobili o addirittura a società di altri paesi europei che sono già presenti nel mercato.
Attraverso la nomina ad amministratore del condominio potranno avere una posizione privilegiata rispetto ai loro competitor per poter proporre e vendere ogni genere di servizi collegati alla casa: dalla polizza assicurativa privata, alla messa a disposizione di artigiani, di tecnici, di legali, fino a proporre imprese per l’intera ristrutturazione dell’appartamento privato, magari offrendo anche il finanziamento per la ristrutturazione. Il modo di operare dell’amministratore classico deve necessariamente evolversi per contrastare questa particolare situazione e non essere sopraffatto.
L’amministratore di condominio, così come lo abbiamo conosciuto fino ad oggi, deve necessariamente fare qualcosa per poter sopravvivere e far fronte alle nuove esigenze dei condomini, alla sempre maggiore, agguerrita e spregiudicata concorrenza dei nuovi soggetti di cui abbiamo parlato sopra, ma anche di altri soggetti da sempre esistiti, i cosiddetti “dopolavoristi”, che si affacciamo al mondo del condominio per integrare le loro finanze pur appartenendo ad altri settori e pur senza le necessarie competenze specifiche.
La principale soluzione da adottare è quella di digitalizzare il più possibile il proprio studio professionale e di formarsi adeguatamente per fornire anch’esso dei servizi innovativi.
La digitalizzazione avrà come conseguenza immediata l’automatizzazione digitale dei processi dello studio, che non farà in un primo momento felici i dipendenti dell’amministratore abituati al loro “status quo” e che diffidano dei cambiamenti introdotti nel loro modo di lavorare.
Questo comporterà anche, soprattutto nel breve termine, un aumento iniziale dei costi gestionali dovuti all’acquisto degli strumenti necessari per rendere possibile la digitalizzazione dello studio oltre ai costi di formazione del personale.
Personale che dovrà essere formato adeguatamente per utilizzare i nuovi strumenti che vengono messi loro a disposizione, ma anche per le attività ordinarie che dovranno gestire. Formazione che dovrà essere ripetuta almeno semestralmente per poter fornire ai clienti le risposte ai quesiti posti in modo puntuale e senza la necessità di far intervenire direttamente l’amministratore.
I costi sostenuti dallo studio professionale non avranno un recupero immediato, ma saranno però compensati nel medio termine attraverso una maggiore efficienza e una maggiore efficacia nei servizi offerti e con una riduzione dei tempi nell’esecuzione delle procedure e dei processi lavorativi adottati.
Tutto questo comporterà una riduzione significativa dei costi di gestione nel medio termine, una maggiore competitività e una maggiore professionalità, ma soprattutto una riduzione dello stress del team.
Solo attraverso la costante e continua digitalizzazione di tutte le procedure e di tutti i processi produttivi dello studio di un amministratore di condominio si potrà far fronte alle nuove e crescenti esigenze dei condomini che sono ormai da considerare sempre più come dei veri e propri clienti.
Oggi è impensabile che un amministratore non fornisca, ad esempio, servizi quali il sito web del condominio amministrato. Sito sul quale verranno pubblicati costantemente le principali attività svolte, la documentazione storica del condominio, il regolamento di condominio, gli estratti conti bancari condominiali, le varie certificazioni degli impianti condominiali, il Duvri, il DVR, i contratti in essere, ecc. Sito web dove ogni condomino potrà controllare in tempo reale lo stato dei suoi pagamenti e le future spese che dovrà affrontare.
Tutto questo però non è realizzabile se non si è proceduto ad effettuare una radicale digitalizzazione di tutta la documentazione condominiale. I benefici per il condomino/cliente sono enormi ed immediati.
Il condomino non avrà più la scocciatura di richiedere all’amministratore di condominio i documenti che gli occorrono aspettando i tempi, anche biblici, che alcuni studi professionali si prendono. Si potrà ottenere tutto e subito con un semplice click.
Il fornire questo tipo di servizi costituirà nell’immediato futuro uno degli elementi differenzianti tra le varie offerte di amministrazione condominiali e consentirà di contrastare efficacemente i nuovi gruppi che si stanno affacciando nel mercato delle gestioni condominiali.
L’automazione digitale produrrà nel medio termine, per gli studi professionali più sensibili a adottarla, una grande opportunità creando una voragine tra questi e quelli che resteranno ancorati alle vecchie tipologie di gestione, ma anche un elemento in più per non farsi sopraffare da queste nuove realtà.
di Battista Praino Amministratore
direzionerivista@condominiozeroproblemi.it