L’uomo li usava migliaia di anni fa nei luoghi più belli del mondo oggi sono tornati non solo per abbellire le nostre case (e aumentarne il valore) ma soprattutto per far sì che i nostri palazzi e le nostre città siano vivibili nei prossimi anni con temperature sempre crescenti. Realizzare giardini pensili e piccole oasi urbane sui terrazzi condominiali o su quelli privati è possibile e in molte città sta già avvenendo.
In questi ultimi mesi si sente sempre con maggiore insistenza parlare di “giardini pensili” da realizzare nei condomini. Ma in cosa consiste un giardino pensile e come lo si può definire?
La definizione che viene fornita abitualmente è la seguente: il giardino pensile è uno spazio verde che viene realizzato sui tetti, sui terrazzi o sui balconi di un edificio.
La sua origine è antichissima. Negli scritti degli storici dell’antichità risulta che già nell’antica Babilonia ne erano presenti diversi e grazie ai quali veniva considerata una delle sette meraviglie del mondo conosciuto.
L’esempio classico nostrano è l’ormai famigerato “Bosco verticale” di Milano che è sulla bocca di tutti quando si parla di giardini pensili e sulla falsariga di questo ne stanno sorgendo diversi.
La motivazione principale che porta a pensare a un’opera di questo tipo è quella di realizzare all’interno di una struttura, per lo più condominiale, degli spazi verdi da mettere a disposizione dei condomini.
Oltre a quelli realizzati, già da qualche anno e quasi esclusivamente privati, in altre parti del mondo vengono utilizzati come dei veri e propri orti botanici sui tetti dei fabbricati, dove l’inquilino oltremodo facoltoso e fortunato di turno può dedicarsi in pieno centro città e lontano da occhi indiscreti a una sorta di agricoltura casalinga.
Quelli di cui parleremo sono destinati invece a un pubblico più ampio che li può utilizzare per una molteplicità di benefici. Primi fra tutti quello di ridurre lo stress vivendo in uno spazio verde e quello di ridurre l’inquinamento atmosferico. Può sembrare un contributo minuscolo alla lotta al cambiamento climatico ma non è così perché il verde influisce direttamente sulle abitazioni più prossime con effetti molto concreti, oltre che avere un impatto sulle emissioni globali. Le aree verdi infatti, che siano parchi cittadini o parchi pensili appunto, contribuiscono in modo decisivo a ridurre le cosiddette “isole di calore” che si manifestano sempre più frequentemente in città negli anni e con cui purtroppo dovremo fare sempre più spesso i conti nei prossimi decenni. Un’area verde, anche solo un viale alberato, ha un effetto mitigante del calore nel raggio di decine e centinaia di metri. Ecco perché ad esempio l’Europa ha stanziato moltissimi fondi da anni perché le città piantumassero alberi per ridurre le ondate di calore che mettono a rischio la vivibilità degli spazi urbani.
Molti esperti, inoltre, sostengono anche che la realizzazione di spazi verdi nelle strutture degli edifici portano a conservare nel tempo la struttura stessa, preservandola dalle intemperie migliorandone anche all’interno del fabbricato l’acustica e il fabbisogno energetico. Aspetti che andranno esaminati e valutati soprattutto nel lungo periodo.
A consacrare il ritorno dei giardini pensili ci sono molti grandi progetti in corso d’opera a Roma che ha voluto seguire (e ampliare) il successo del Bosco verticale di Milano. All’Eur sarà realizzata la “Green island” di Roma. Un polo del business romano immerso in ben 16 giardini pensili distribuiti su tutti i piani del mastodontico edificio che sorgerà su viale dell’Oceano Pacifico e che proprio grazie al verde che abbatterà le temperature dell’edificio in estate ridurrà i consumi energetici. Anche il nuovo rettorato dell’università di Roma Tre è stato pensato tra i giardini pensili e sempre nel quadrante Eur-Ardeatino sorgerà la “Foresta Romana”, enorme complesso residenziale che vuole diventare il simbolo della rigenerazione urbana della capitale nei prossimi anni come quello dell’architetto Stefano Boeri è stato per Milano.
PROGETTARE UN GIARDINO PENSILE
La corretta progettazione di un giardino pensile non è, in ogni caso, di facile realizzazione e molteplici sono gli aspetti che vanno considerati. Così come i soggetti interessati per la sua esecuzione dovranno essere diversi e dovranno interagire tra loro. Tra i principali troviamo agronomi, ingegneri, architetti, imprese edili, giardinieri e condomini.
L’agronomo dovrà realizzare il progetto del verde, che consenta il perdurare nel tempo l’opera che si andrà a realizzare. La scelta delle tipologie di piante, alberi e fiori, la quantificazione dello spessore di terra e terriccio necessario per il fabbisogno di quelle prescelte che si andranno a collocare.
L’ingegnere dovrà valutare il peso che si andrà a collocare sui solai di copertura e sui terrazzi, a seguito del posizionamento delle piante e degli alberi, ma soprattutto della terra e del terriccio. Dovrà inoltre calcolare esattamente la loro maggiore incidenza sui solai soprattutto quando questi saranno bagnati dalle acque piovane o da quelle dell’irrigazione prevista. Elementi essenziali per determinare a priori quanto la struttura esistente sia in grado di resistere al peso per metro quadro senza subire danni.
L’architetto dovrà valutare, di concerto con l’agronomo e l’ingegnere, l’impatto estetico sul fabbricato della nuova opera che si andrà a creare e realizzare un progetto esecutivo adeguato e armonico con le strutture esistenti.
L’impresa edile dovrà eseguire, sulla base delle disposizioni dei tecnici sopra menzionati, l’adeguata impermeabilizzazione dei terrazzi e parapetti, indispensabile per impedire che si verifichino infiltrazioni nei piani sottostanti e installare un impianto idraulico adeguato al corretto deflusso dei grandi quantitativi di acque, sia piovane che derivanti dall’irrigazione quotidiana, che andranno a impattare sul giardino pensile che si realizzerà.
Il giardiniere dovrà predisporre l’impianto di irrigazione, collocare le giuste quantità di terriccio e terra stabilite, posizionare le piante e gli alberi, collocare i fiori e provvedere alla loro successiva manutenzione.
I condomini dovranno approvare con una delibera assembleare prima l’opera che gli sarà sottoposta dai tecnici e dall’amministratore del condominio e poi sostenerne soprattutto i costi per la sua realizzazione e per la sua successiva manutenzione mensile.
Lo stesso procedimento, con modalità ridotte, può essere effettuato anche all’interno di un appartamento privato che abbia gli spazi esterni adeguati alla sua realizzazione. In questi casi difficilmente si potranno utilizzare manti erbosi, ma con l’utilizzo di piccoli alberi, piante, vasi e fioriere è possibile realizzarne alcuni molto belli e accoglienti. La personalizzazione di questi spazi li renderà unici in base ai propri gusti con complementi d’arredo adeguati allo stile prescelto.
Oltre che incrementare la bellezza estetica di un’abitazione o di un fabbricato, aumentandone il suo valore economico, la realizzazione di un giardino pensile o di un giardino verticale, serve anche per creare degli spazi verdi nelle aree urbane, creando una fusione tra un ambiente naturale e uno architettonico facendolo diventare un tutt’uno. Si possono creare delle vere e proprie oasi nella cementificazione delle città. Oasi che possono essere un luogo di gioco per i bambini che possono imparare a riconoscere le piante e ad averne cura, in fondo saranno loro a curare il pianeta di domani ed è compito di chi può farlo oggi insegnare a farlo in modo consapevole e soprattutto sano.
L’unico lato negativo è il conseguente aumento dei costi della rata condominiale ma la cura della nostra salute, dell’aria che respiriamo, la riduzione del nostro stress, aumentare il valore delle nostre case e soprattutto evitare che con il cambiamento climatico si deprezzino enormemente nei prossimi anni sono elementi che dovremmo mettere sul piatto della bilancia.
di Mariolina Servino Art Director
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