è inutile girarci intorno, i sinistri sono una rottura! Anche quando la vita condominiale scorre tranquilla e beata, senza preavviso alcuno, si può rompere un tubo, una tegola, un vetro, l’ascensore, ecc. Appena il condomino nota il problema, immediatamente lo trasferisce all’amministratore. E fortuna vuole che tutte le “rotture” siano comunicate all’amministratore solo in orario d’ufficio!
Ricevuta la segnalazione, l’amministratore solitamente la trasferisce con professionalità e allegria con una mail all’assicuratore affinché si attivi per fare quello per cui il condominio ha sottoscritto la polizza: cioè pagare i danni provocati!
Il tutto avviene, normalmente, entro un’ora dalla ricezione della comunicazione da parte del condomino.
Lo scrivente che di mestiere fa l’assicuratore cercherà di fornire un po’ di consapevolezza sulla gestione assicurativa dei sinistri.
L’obiettivo di questo breve articolo è quello di lasciare le problematiche solo alle cause del sinistro, descritte dettagliatamente nelle Condizioni Generali di Assicurazione della Polizza Globale Fabbricati che si è sottoscritta, tenendo fuori dal campo tutto ciò che è l’aspetto emotivo del condomino.
Il principale problema è che bisogna verificare la causa che ha provocato il danno per poi decidere se il sinistro sarà indennizzabile o meno. Un’eventuale incomprensione può rovinare relazioni ben più importanti di quelle meramente assicurative! Partire dagli effetti è sempre un buon inizio per capire la causa del danno.
Un semplice spargimento d’acqua costituisce un grosso problema e su questo aspetto troviamo senz’altro l’unanimità dei millesimi dell’assemblea dei condomini. Ma importante è individuare da dove inizia il suo viaggio l’acqua che si sparge. L’origine potrebbe dipendere da numerosi fattori.
Elenchiamo di seguito casi i principali nei quali ci possiamo imbattere con una perdita d’acqua: uscire da una tubazione condominiale o privata; penetrare dal tetto; infiltrarsi attraverso guaine non più impermeabili; rigurgitare da pluviali intasati da materiali portati da uccelli, da foglie secche o altro; tracimare dal terrazzo a causa della grande quantità d’acqua piovuta in pochissimo tempo e non sufficientemente smaltita dai bocchettoni, a oggi, spesso sottodimensionati per la quantità d’acqua che si riversa in essi; potrebbe provenire anche dalla vasca da bagno che veniva riempita in vista di un bel bagno rilassante ma che poi è stata dimenticata per altre urgenze domestiche; addirittura arrivare da una finestra dimenticata aperta durante un forte pioggia.
Capire da dove proviene l’acqua è il primo passo per capire la natura della rottura e verificare se un sinistro risulta indennizzabile, oppure no.
Molto dipende anche dal prodotto assicurativo scelto dal condominio, che può fornire garanzie maggiori o solo quelle di base. Ottenere questa consapevolezza è la prima piccola ricompensa per il condomino.
Una volta che siamo riusciti a capire la natura della rottura e a inquadrarla dove ci serviva dal punto di vista assicurativo possiamo passare al livello successivo per una corretta gestione del sinistro.
La rottura, di cui finalmente conosciamo l’origine, ha causato uno spargimento d’acqua che a sua volta ha cagionato dei danni.
Le polizze globali fabbricato agiscono solo ed esclusivamente in due ambiti nettamente distinti e separati: danni diretti al fabbricato e danni a terzi. La polizza globale fabbricati ha una caratteristica coraggiosa, rara e potente in quanto considera terzi fra loro anche i condomini, che in realtà sono tutti comproprietari del bene oggetto dell’assicurazione.
Si diverta ora il paziente lettore a scegliere due colori per distinguere questi due ambiti. Io oggi sceglierò il blu (il colore dell’acqua che si sparge) per il danno diretto al bene e il verde (la speranza che la polizza paghi) per il danno a terzi. E si diverta, se ha voglia, a colorare i diversi sinistri di cui ha avuto esperienza, nei più distinti ambiti, con i colori scelti per esercitarsi a comprendere l’ambito.
Ecco un’altra consapevolezza che è stata raggiunta. Ci lasciamo con la speranza di aver partecipato alla costruzione nel lettore di una visione diversa e meno emotiva delle rotture insite nei sinistri di natura condominiale.
di Gabrio Bacchini, scrittore e assicuratore
ga.brio@libero.it