Al rientro dalle vacanze dedichiamo un po’ di tempo a verificare che i nostri giardini siano in salute. Con questi pochi consigli potrete avere prati rigogliosi e godervi un po’ di relax fra le piante.
Le aree verdi condominiali sono spazi comuni all’interno di un condominio destinate a giardino o a verde ornamentale. Questi spazi richiedono una manutenzione del verde in condominio costante e professionale per garantire non solo l’estetica ma anche la sicurezza e il benessere dei condomini. Rientrati dalle ferie estive, riprendiamo la cura dei nostri giardini.
Di seguito vengono riportare alcune indicazioni sui controlli e le cure da eseguire sul prato e sugli alberi nel periodo che va dalla fine estate a inizio autunno. Ci riferiamo in particolare a due attività di routine che costano poca fatica ma sono fondamentali per il benessere delle piante: controllare la crescita del prato e controllare i rami egli alberi. Vediamo come.
CONTROLLARE LA CRESCITA E LA COLORAZIONE DEL PRATO
Partiamo dall’irrigazione, facendo un giro sul nostro prato possiamo, a volte, notare zone secche o zone con ristagni d’acqua. In entrambi i casi dobbiamo controllare la regolare gettata degli irrigatori.
Ne primo caso può darsi che l’erogazione dell’acqua non copra bene la zona desiderata, oppure che il getto della quantità di acqua sia minore rispetto a quanto programmato.
Nel secondo caso succede l’opposto, e può essere dovuto a un irrigatore che non gira bene e si concentra su una zona, oppure che ci sia la sovrapposizione del getto d’acqua di due irrigatori vicini.
Veniamo al colore del nostro prato. Se appare di un colore tendente al giallo, dopo aver escluso che non sia secco per mancanza di irrigazione, allora possiamo supporre che vi sia una mancanza di concimazione, in questo caso dovremmo pensare a una integrazione di concimazione.
Se notiamo che la zona ingiallita è piccola e rotonda possiamo riportare la questione all’urina dei cani, dannosa per il prato. In questo caso se la macchia è recente possiamo irrigare abbondantemente la zona per dilavare e rendere meno aggressivo il concentrato dell’urina. Se la bruciatura è troppo evidente e datata, allora eseguiamo una piccola arieggiatura dell’area coinvolta (con un semplice rastrello a lame), un apporto di terriccio per tappeti erbosi, una trasemina e una leggera fertilizzazione.
Se nel prato, a seguito di eccessivo calpestio, si formano piccole zone o sentieri compatti in cui l’erba non cresce e ristagna l’acqua allora la cura di queste aree rovinate consiste nel cercare di risolvere la compattazione del terreno con l’introduzione di aria e di sostanza organica (carotature/chiodature e fertilizzazione per il ripristino della biofertilità) e nella trasemina di essenze robuste e capaci di sopportare un forte calpestio.
Ancora abbiamo tempo prima delle piogge autunnali, ma sempre meglio tenere pulito il prato dalle foglie e controllare che i tombini siano puliti in modo da evitare futuri allagamenti dannosi sia per il passaggio delle persone e sia per la crescita della vegetazione.
CONTROLLARE I RAMI E GLI ALBERI
Sempre girando nel nostro giardino, alziamo lo sguardo verso le chiome dei nostri alberi e guardiamo se la vegetazione ha un buon colore o è secca, se qualche ramo si è rovinato o se ostacola il passaggio di mezzi e persone.
In questo caso andranno programmate delle potature solo per asportare parti di vegetazione eccezionalmente malformata e, pertanto, si interverrà il minimo indispensabile. Nella fase adulta degli alberi, in condizioni normali, gli interventi di mantenimento si limitano all’eliminazione del secco tramite rimonda che consiste nell’eliminazione di tutte le parti secche, ammalate o deperienti, presenti sulla chioma. Questo tipo di potatura comprende anche l’eliminazione dei succhioni e dei polloni.
Si consiglia sempre di far eseguire un controllo accurato da un tecnico professionale e poi sulla base delle indicazioni ricevute, procedere alle potature.
Va ricordato che è possibile eseguire potature urgenti nel caso di necessità derivanti da rischio per la pubblica incolumità. Gli interventi effettuati dai privati su alberature di proprietà rientranti nell’elenco di cui all’art. 40 del regolamento del verde di Roma Capitale, e fatti salvi gli alberi monumentali, devono essere comunicati dai proprietari o dagli aventi diritto al competente ufficio del Dipartimento tutela ambientale nell’imminenza dell’intervento o durante la sua realizzazione.
Entro 48 ore, inoltre, il proprietario o l’avente diritto deve trasmettere al Dipartimento tutela ambientale anche una sintetica relazione su quanto accaduto, accompagnata da documentazione fotografica fitostatica e fitosanitaria, redatta da un tecnico abilitato attestante la necessità dell’intervento compiuto. Il suddetto ufficio, emesso il provvedimento di presa d’atto, può avviare le verifiche in ordine alla reale sussistenza dello stato di pericolo.
di Gino Francesco Vannucci agronomo
ginof.vannucci@gmail.com