Venti milioni di euro per contributi per installare wallbox, effettuare allacci e messe in sicurezza. Tutte le regole per ottenere l’incentivo.
Da alcune settimane è tornato disponibile l’incentivo “bonus colonnine”, promosso dal ministero delle Imprese e del Made in Italy e gestito da Invitalia. La dotazione finanziaria è di 20 milioni di euro, vediamo come vi si accede e a cosa serve. Il contributo riguarda gli acquisti e le installazioni effettuate dal 1° gennaio 2024 da persone fisiche residenti in Italia e da condomini rappresentati dall’amministratore pro tempore o da un condomino delegato.
I contributi in conto capitale coprono l’80% del prezzo di acquisto e installazione delle infrastrutture per la ricarica (ad esempio colonnine o wallbox). Il limite massimo del contributo è di 1.500 euro per gli utenti privati e di 8.000 euro in caso di installazione sulle parti comuni degli edifici condominiali.
Per le installazioni effettuate dal 1° gennaio 2024 le domande possono essere presentate a partire dall’8 luglio 2024. La presentazione della domanda viene gestita interamente attraverso la nuova area personale di Invitalia. Sempre utilizzando la nuova area personale è possibile chiedere maggiori informazioni sull’incentivo.
Per la presentazione della domanda è necessario:
accesso alla nuova area personale tramite sistema pubblico di identità digitale (SPID), carta d’identità elettronica (CIE) o carta nazionale dei servizi (CNS) all’apposita procedura on line;
accedere alla scrivania personale dove si può scegliere l’incentivo sul quale presentare domanda o chiedere maggiori informazioni tramite il servizio “Parla con me”;
scegliere colonnine domestiche utilizzando l’apposito menu a tendina e compilare la domanda in ogni sua parte: il perfezionamento richiede il possesso di una posta elettronica certificata (pec) attiva tramite sistema pubblico di identità digitale (Spid), carta d’identità elettronica (Cie) o carta nazionale dei servizi (Cns).
Le agevolazioni sono rivolte a utenti domestici:
persone fisiche residenti in Italia;
condomini, rappresentati dall’amministratore pro tempore o da un condomino delegato, per le parti di uso comune di cui agli articoli 1117 e 1117-bis del codice civile.
Il contributo può essere richiesto a fronte delle spese sostenute per l’acquisto e la messa in posa di infrastrutture di ricarica di potenza standard. Sono ammissibili al contributo le seguenti spese:
l’acquisto e la messa in opera di infrastrutture di ricarica, ivi comprese – ove necessario – le spese per l’installazione delle colonnine, gli impianti elettrici, le opere edili strettamente necessarie, gli impianti e i dispositivi per il monitoraggio;
spese di progettazione, direzione lavori, sicurezza e collaudi;
costi per la connessione alla rete elettrica, tramite attivazione di un nuovo Pod (point of delivery).
Le spese devono essere oggetto di pagamento tracciabile.
Non sono, in ogni caso, ammissibili al contributo, a titolo esemplificativo:
le spese per imposte, tasse e oneri di qualsiasi genere;
le spese per consulenze ad eccezione di quelle previste alla lettera b) del decreto;
le spese relative a terreni e immobili;
le spese relative all’acquisto di servizi diversi da quelli previsti dal precedente decreto anche se funzionali all’installazione;
Ai fini dell’ammissibilità al contributo, le infrastrutture di ricarica devono essere:
nuove di fabbrica;
di potenza standard;
collocate nel territorio italiano e in aree nella piena disponibilità dei soggetti beneficiari;
realizzate secondo la regola d’arte ed essere dotate di dichiarazione di conformità ai sensi del decreto ministeriale n. 37/2008.
Oltre ai predetti requisiti le infrastrutture di ricarica devono:
essere a esclusivo uso privato e non accessibili al pubblico, nel caso in cui il contributo sia richiesto da una persona fisica;
essere destinate all’utilizzo collettivo da parte dei condomini e non accessibili al pubblico nel caso in cui il contributo sia richiesto da un condominio.
Il contributo in conto capitale può essere concesso dal ministero delle Imprese e del Made in Italy, nel limite delle risorse finanziarie disponibili per ciascuna delle annualità 2022, 2023 e 2024, ed è pari all’80% delle spese ammissibili e comunque entro il limite di:
1.500 euro, nel caso di contributo richiesto da una persona fisica;
8.000 euro, nel caso di contributo richiesto da un condominio.
I contributi verranno concessi all’esito di due distinti bandi, a seconda dell’annualità di realizzazione dell’investimento.
di Alessandro Gradelli, fiscalista
info@studiogradelli.it